Panosteite

Malattia delle ossa

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  1. DogCommunity
     
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    PANOSTEITE

    La malattia
    Si tratta di un’affezione ossea, detta anche enostosi, che può colpire soprattutto i cani di grossa taglia tra i 3 e i 12 mesi di età.
    In 2 casi su 3 l’animale colpito è un maschio.
    La malattia è stata provocata per differenti studi sperimentali attraverso diete ricche di calcio.
    Due sono le teorie più accreditate che spiegano le cause di questa malattia e sono: l’eccesso di calcio e, in tempi più recenti, una infezione virale.
    Il fatto che i cuccioli maschi di razza grande siano i più colpiti, può far sorgere il ragionevole dubbio che esistano fattori genetici predisponenti.

    I sintomi
    Cani di grossa taglia hanno un notevole fabbisogno di apporto sanguigno a livello metafiso-epifisario (zona in cui avviene l’accrescimento in lunghezza delle ossa).
    La mancata attività di rimaneggiamento (cioè di modificazioni strutturali dell’osso), causata dall’accumulo di calcio, non permette al forame nutritizio dell’osso (foro all’interno del quale passano i vasi nutritizï che alimentano l’osso tramite il sangue) di adeguarsi in dimensioni durante la crescita.
    Il mancato rimaneggiamento di questo forame strozza così i vasi, impedendo il normale apporto ematico che determina soprattutto un edema da stasi all’interno del midollo osseo.
    Radiologicamente è caratterizzata dalla deposizione nel midollo osseo di tessuto osseo neoformato che genera delle vere e proprie masse (frecce nere piene nella radiografia sottostante) e da un assottigliamento della corticale (frecce vuote).
    La panosteite si manifesta con una zoppia che appare molto rapidamente e di difficile localizzazione poiché può spostarsi da un arto all’altro. Gli arti anteriori sono quelli più frequentemente colpiti, ma 1 volta su 2 vengono successivamente coinvolti anche gli arti posteriori.
    Nei casi più gravi, quando sono colpiti più segmenti ossei il cane si rifiuta di alzarsi e di camminare.
    Spesso si può costatare un innalzamento della temperatura corporea, fino ad arrivare alla febbre.
    La malattia si evolve in 1-6 mesi, con crisi acute di qualche settimana, intervallate da periodi senza alcun sintomo.
    La prognosi di questa patologia è solitamente favorevole, e normalmente il tempo che intercorre tra due attacchi aumenta mano a mano.

    La terapia
    Non esiste una terapia specifica, ma nei cuccioli colpiti in modo grave, la somministrazione di antinfiammatori può rivelarsi utile per ridurre il dolore durante le fasi acute.
    Va ricordato che questi medicinali, a lungo termine, possono causare demineralizzazione ossea e quindi il loro utilizzo dovrebbe essere ridotto ad un massimo di 10-15 giorni.
    Inutile sembra essere la somministrazione di Vitamina C.
    É importante controllare che l’apporto energetico della razione non sia eccessivo per i cuccioli, evitando inoltre qualsiasi integrazione in Calcio; è chiaro che l’esercizio fisico nei cani sofferenti di panosteite andrebbe ridotto.
    Nella maggior parte dei casi, come già accennato in precedenza la patologia si evolve spontaneamente verso la guarigione in tempi variabili dai 6 ai 18 mesi.

    Fonte: Dr. Patrizio Donati (Medico Veterinario)
     
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